sabato 25 agosto 2012

Margherita Coletti, alias Tenshi Noir, alias Marie


   «Non solo osi rivolgerti in modo insolente al Prescelto dei Cieli, ma contesti apertamente anche le decisioni dell’Altissimo!» 
    «Se solo ci aveste lasciato fare, avreste visto una bella “contestazione”!»     

Sulla strada del ritorno incontrò di nuovo uno dei vecchi barboni che aveva visto poco prima; rimase a osservarlo in silenzio, poi si tolse la felpa e la posò sulla sua schiena.     

«Gira la voce che Alessandro della II F ti sta facendo la corte.»    Noir sospirò, esasperata. 
«Ma perché? Cos’ho fatto di male? Va bene, giusto una piccola rivolta…» 



Ciò che mi piace tanto del personaggio di Noir sono le sue sfaccettature: al tempo in cui era Marie, aveva l'aspetto di una tredicenne timida e curiosa; Tenshi Noir aveva ormai conosciuto la morte e il dolore, ma è stata la "maledizione" di cui si ritiene causa a farle dubitare perfino di Haidar, l'Angelo che aveva sempre visto come una figura paterna.
La Noir che organizza la rivolta, quella che nell'Assiah si presenta sotto la forma umana di Margherita Coletti, è una diciassettenne sarcastica, diffidente e introversa che non vuole stringere alcun legame con le persone che la circondano, ma per un determinato motivo. Allo stesso tempo è la ragazza che vuole a tutti i costi rintracciare il suo assassino, convinta che solo la vendetta possa finalmente renderla felice, ma anche l'Angelo sedotto da Satana, una delle migliaia di fanciulle che hanno ripudiato la "purezza" (non intesa a livello sessuale) per il fascino esercitato dal Re degli Inferi.
Antipatica, scontrosa, decisa, vendicativa, sensibile, sorridente, gentile: Noir appare in un modo ed è in un altro.


     «Finirà tutto, lo sai? Puoi anche avere trovato il vero amore, ma non durerà molto. Tra poco più di due mesi sarai costretta a dimenticarlo.» 
    «Beh, non credo che Victor sia diventato tanto importante in così poco tempo da non poterlo dimenticare. Conosco il nostro destino.» 
    «Ma lo è diventato abbastanza per farti scordare tutto il dolore.» Noir fece un respiro profondo prima di continuare. «Eris, quando ogni notte mi sveglio senza fiato ti vedo dormire tranquillamente: gli incubi sono già finiti?» 
    «No, continuo a vederci sul rogo.»  
   «Allora non ti dimeni nel letto perché non ti immedesimi più in Geneviève?»
    «Come potrei…?» 
    «Ti senti bruciare


1 commento:

  1. E credo sia proprio per tutti quei motivi che hai elencato che secondo me Noir è un personaggio con molto potenziale, ben caratterizzato e interessante.
    Credo che la sua maledizione sia qualcosa che l'ha veramente segnata e portata ad essere la persona che è, completamente diversa dalla piccola Marie. Un personaggio stupendo, sai già che la penso così...
    E poi io sono il tuo Alessandro, ricordatelo, perciò... FORZA NOIR! ♥

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